Affranta carissima,
sì, decisamente c’è di che
consolarsi pensando al povero Mr. Ronald Wayne: quando si dice il fiuto per gli
affari! Ho letto che lui afferma di essere migliore come ingegnere che come
uomo d’affari: da cosa l’avrà mai capito?
Allora, passando alle cose più
serie di cui lei chiedeva il mio augusto parere, che dire, sono proprio
sempre più “stordita” e arrabbiata. Vado a elencare:
-
a me sembra che in generale ci si stia dimenticando
sempre di più che il LAVORO E’ UNA
NECESSITA’, non solo un diritto-dovere, e tantomeno una PRETESA!!! A chiunque piacerebbe non
aver la necessità di lavorare per poter mangiare, ma sono veramente pochi
quelli che se lo possono permettere.
-
Quindi, se si parla tanto di lavoro è perché il
problema è sempre più grosso e a vari livelli.
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Mi sono francamente stancata di sentire sempre parlare
solo di pensionati e di disoccupazione-precariato giovanile: esiste una
generazione tra i trenta-quaranta abbastanza in crisi, e di cui si parla anche
(www.generazionetq.org/),
ma non si parla proprio MAI di disoccupazione-precariato degli “attempati”,
cioè della generazione dei cinquantenni a spasso o quasi (come la qui presente
sottoscritta Stordita). Ebbene,
esiste anche questo problema. Insomma, ogni fascia generazionale ha di che
lamentarsi, perché è tutto un grosso caos e ci sono guai per tutti… (mamma, sto
virando troppo sul serio)…
-
Io penso quindi che lei, cara Affranta, non stia rubando proprio nulla a nessuno, e che deve
andare tranquilla per la sua strada finché può, finché regge, finché ci sarà
qualcosa da fare per lei: mica è una colpa dover lavorare per vivere! E neanche
una pretesa! Faccio un po’ fatica a immaginarla 80enne mentre va su e giù dai
treni regionali, ma si sa che con il tacco rasoterra è ben più facile che con
il tacco 12, e poi l’allenamento c’è già!
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Ho recentemente scoperto che oltre ai disoccupati e ai
precari esistono anche i lavoratori “inattivi
e scoraggiati” (http://www.corriere.it/economia/12_aprile_19/istat-lavoro-inattivi_b96aaf08-8a02-11e1-a379-94571f4a698e.shtml)
. AIUTO! Ho una crisi di
identità: prima ero una lavoratrice atipica, poi una precaria atipica tendente
al disoccupato, poi una disoccupata, ora credevo di essere una disoccupata
“altalenante”, ma forse sono una “inattiva”, sempre “altalenante”… certo è che
mi sto sempre più “scoraggiando”. Ma tu guarda, non riesco a rientrare in una
definizione certa nemmeno adesso!!! Ma non bastava una bella distinzione tra
occupati e non-occupati? Ah, ho capito, lo fanno apposta (sempre da fini
psicologi, proprio come i nostri ormoni) per stordirci di chiacchiere e farci
credere di essere diventati chissà che cosa: tanto, a ben pensarci, cambia il
termine, ma il risultato è sempre lo stesso!!!!!! (Dubbio: ma se l’”inattivo” è
il disoccupato che non si muove, allora il disoccupato è un “inattivo” che si
muove, ma non ottiene nessun risultato? Ma in sostanza, che differenza c’è?
Boh!!!).
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Abbiamo beccato una multa da 80 euro e 2 punti patente
per aver parcheggiato alla fermata dell’autobus. Giustissimo. Durata della
sosta: 20 minuti (ed esagero). Motivazione: dovevamo urgentemente scaricare la figlia
minore (con relativo bagaglio) che partiva per il campo scuola e non c’era
altro posto per parcheggiare. Guidatore: il “Trequarti”. Data dell’evento: 17
aprile, martedì. Non scrivo altro.
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Il giorno seguente, mercoledì 18, non so se è andata
meglio: non ho fatto altro che correre, salire e scendere da autobus, metro, macchina
e addirittura (non potevo farne a meno) TAXI, tutto per questioni burocratiche.
Una giornata con la lingua a penzoloni come la nostra Mabel.
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Il tourbillon
si è ripetuto anche giovedì 19. E anche venerdì non è andata meglio. Hai
capito perché mi sono ridotta a scriverti a quest’ora di notte tra venerdì e
sabato?
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Decisamente le famose 7 ore di sonno dovevano essere il
frutto della benefica terapia rappresentata da questo nostro blog, proprio come
dicevi tu, perché il miracolo NON SI E’ RIPETUTO!!! Restando in attesa che i
famosi globulini comincino a funzionare, spero che stanotte (cioè tra poco) si
ripeta il benefico effetto della nostra terapia telematica.
La mente comincia a
vacillare, gli occhi a vederci triplo e le dita a incastrarsi nella tastiera…
forse è il caso di andare a nanna (è l'1,45)… Buona notte e a presto…
Tua Stordita
P.S. Riguardo ai peli superflui, debbo dire che per il
momento la situazione forestale mi sembra ancora sotto controllo, limitandosi a
qualche peluzzo più lunghetto e scuro
tra i baffetti. Comunque ho iniziato ad andar giù di crema decolorante… spero che
i baffetti non diventino presto dei lunghi mustacchi BIONDI!!!
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