sabato 21 aprile 2012

Tra il serio e il faceto


Affranta carissima,

sì, decisamente c’è di che consolarsi pensando al povero Mr. Ronald Wayne: quando si dice il fiuto per gli affari! Ho letto che lui afferma di essere migliore come ingegnere che come uomo d’affari: da cosa l’avrà mai capito?

Allora, passando alle cose più serie di cui lei chiedeva il mio augusto parere, che dire, sono proprio sempre più “stordita” e arrabbiata. Vado a elencare:

-        a me sembra che in generale ci si stia dimenticando sempre di più che il LAVORO E’ UNA NECESSITA’, non solo un diritto-dovere, e tantomeno una PRETESA!!! A chiunque piacerebbe non aver la necessità di lavorare per poter mangiare, ma sono veramente pochi quelli che se lo possono permettere.

-        Quindi, se si parla tanto di lavoro è perché il problema è sempre più grosso e a vari livelli.

-        Mi sono francamente stancata di sentire sempre parlare solo di pensionati e di disoccupazione-precariato giovanile: esiste una generazione tra i trenta-quaranta abbastanza in crisi, e di cui si parla anche (www.generazionetq.org/), ma non si parla proprio MAI di disoccupazione-precariato degli “attempati”, cioè della generazione dei cinquantenni a spasso o quasi (come la qui presente sottoscritta Stordita). Ebbene, esiste anche questo problema. Insomma, ogni fascia generazionale ha di che lamentarsi, perché è tutto un grosso caos e ci sono guai per tutti… (mamma, sto virando troppo sul serio)…

-        Io penso quindi che lei, cara Affranta, non stia rubando proprio nulla a nessuno, e che deve andare tranquilla per la sua strada finché può, finché regge, finché ci sarà qualcosa da fare per lei: mica è una colpa dover lavorare per vivere! E neanche una pretesa! Faccio un po’ fatica a immaginarla 80enne mentre va su e giù dai treni regionali, ma si sa che con il tacco rasoterra è ben più facile che con il tacco 12, e poi l’allenamento c’è già!

-        Ho recentemente scoperto che oltre ai disoccupati e ai precari esistono anche i lavoratori “inattivi e scoraggiati” (http://www.corriere.it/economia/12_aprile_19/istat-lavoro-inattivi_b96aaf08-8a02-11e1-a379-94571f4a698e.shtml) . AIUTO! Ho una crisi di identità: prima ero una lavoratrice atipica, poi una precaria atipica tendente al disoccupato, poi una disoccupata, ora credevo di essere una disoccupata “altalenante”, ma forse sono una “inattiva”, sempre “altalenante”… certo è che mi sto sempre più “scoraggiando”. Ma tu guarda, non riesco a rientrare in una definizione certa nemmeno adesso!!! Ma non bastava una bella distinzione tra occupati e non-occupati? Ah, ho capito, lo fanno apposta (sempre da fini psicologi, proprio come i nostri ormoni) per stordirci di chiacchiere e farci credere di essere diventati chissà che cosa: tanto, a ben pensarci, cambia il termine, ma il risultato è sempre lo stesso!!!!!! (Dubbio: ma se l’”inattivo” è il disoccupato che non si muove, allora il disoccupato è un “inattivo” che si muove, ma non ottiene nessun risultato? Ma in sostanza, che differenza c’è? Boh!!!).


BASTA COSI’!


Aggiornamenti:

-        Abbiamo beccato una multa da 80 euro e 2 punti patente per aver parcheggiato alla fermata dell’autobus. Giustissimo. Durata della sosta: 20 minuti (ed esagero). Motivazione: dovevamo urgentemente scaricare la figlia minore (con relativo bagaglio) che partiva per il campo scuola e non c’era altro posto per parcheggiare. Guidatore: il “Trequarti”. Data dell’evento: 17 aprile, martedì. Non scrivo altro.

-        Il giorno seguente, mercoledì 18, non so se è andata meglio: non ho fatto altro che correre, salire e scendere da autobus, metro, macchina e addirittura (non potevo farne a meno) TAXI, tutto per questioni burocratiche. Una giornata con la lingua a penzoloni come la nostra Mabel.

-        Il tourbillon si è ripetuto anche giovedì 19. E anche venerdì non è andata meglio. Hai capito perché mi sono ridotta a scriverti a quest’ora di notte tra venerdì e sabato?

-        Decisamente le famose 7 ore di sonno dovevano essere il frutto della benefica terapia rappresentata da questo nostro blog, proprio come dicevi tu, perché il miracolo NON SI E’ RIPETUTO!!! Restando in attesa che i famosi globulini comincino a funzionare, spero che stanotte (cioè tra poco) si ripeta il benefico effetto della nostra terapia telematica.

 La mente comincia a vacillare, gli occhi a vederci triplo e le dita a incastrarsi nella tastiera… forse è il caso di andare a nanna (è l'1,45)… Buona notte e a presto…

Tua Stordita

P.S. Riguardo ai peli superflui, debbo dire che per il momento la situazione forestale mi sembra ancora sotto controllo, limitandosi a qualche peluzzo più lunghetto e scuro tra i baffetti. Comunque ho iniziato ad andar giù di crema decolorante… spero che i baffetti non diventino presto dei lunghi mustacchi BIONDI!!!


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