lunedì 25 febbraio 2013

Are you a good Mom?

Cara Sordy-Stordy,

ma quale schifezza? Cogli questo attimo di isolamento dal mondo, dì che non puoi udire i richiami del Trequarti nonché della prole. Non udendo, non puoi rispondere, né eseguire alcunché. Potresti anche fingere qualche leggero e fsastidioso disturbo all'equilibrio, momentaneo, per carità, ma che ti impedisce di alzarti dal divano o dal letto. 
Pensa a quando ascolti richieste e lamenti... e goditi l'attimo!

Comunque ti scrivo solo velocemente per segnalarti questo profondissimo pensiero:
Pensaci, quando il blob della bianchria esce dal bagno, non hai voglia di pulire il forno e sul pavimento ci sono le orme infangate del resto della famiglia.

domenica 24 febbraio 2013

News dal lazzaretto

Affryyy! Ma che piacere ritrovarti!

Il tuo post è stato per me come un benefico raggio di sole per una piantina stentata e infreddolita, come una sferzata di energia per un umore grigio e depresso (il mio), come una scarica elettrica per un cuore aritmico e deboluccio, come il cacio sui maccheroni, come... non mi vengono più i paragoni, ma quello che voglio dire è che il tuo post mi ci voleva proprio in questi giorni. Vado a illuminarti.

Che cosa avevo appena affermato nel mio ultimo post? Che una delle mie regole è di non fare  programmi che non possano essere cambiati, vero?  Che mi ero ben equipaggiata e programmata per ricominciare ad andare in piscina, vero? Che però ero tossicchiante e col naso gocciolante, vero?

Ebbene, quando una si porta sfiga da sé... non lo immagini? Nell'ordine, ecco cosa mi è successo:

1 - un violento attacco di tosse (ma uno di quelli bastardi bastardi, che ti grattano la gola sempre di più e ti tolgono il respiro) mi ha smosso il catarro nell'orecchio sinistro, causandomi una simpaticissima otite notturna, curata a suon di borse dell'acqua calda (bollente) e Tachipirina (funziona per le Figlie, ma per me non ha sortito nessun benefico effetto... si vede che sono troppo cresciuta);
2 - il medico, al telefono, sentendo che ero tossicchiante e raffredddata e con l'orecchio chiuso, mi ha ordinato tanto aerosol (ma allora sono tornata bimba!!!);
3 - dopo una settimana, essendosi aggiunti al quadro generale anche mal di gola, indolenzimento  alle articolazioni (ma senza febbre: magari l'avessi avuta!), occhio sinistro rosso, chiuso e lacrimante (a dirla tutta, mi faceva male tutto il lato sinistro del viso), mi sono fatta vedere dal medico che mi ha trovato una BRUTTA FARINGITE e mi ha ordinato subito gli ANTIBIOTICI!!!

Ora ho finito la cura; mi sento deboluccia, sono ancora tossicchiante e un po' scatarrante, ma soprattutto NON CI SENTO ANCORA BENE... se calcoli che l'orecchio sinistro (quello buono) è ancora in buona parte tappato (si stapperà mai? il medico dice di sì, una volta passata l'infiammazione) e che l'orecchio destro, oltre a essere "difettoso" di suo, ha pure il timpano perforato (a causa di un mio stupido sott'acqua di una decina di anni fa), puoi capire le mie condizioni attuali di non udente o quasi...

In casa mi prendono in giro, che carini ("Mamma, guarda il labiale!"; "Ma non ci senti proprio!"; "Perché dici sempre Eeeh??? Eeeh???"), oppure si tengono alla larga da me (il Trequarti, Cuor di  leone), manco fossi l'appestata di manzoniana memoria!!! Anche se, chi più chi meno, in casa siamo tutti e 4 tossicchianti e scatarranti: sapessi che concerti!!! Fuori casa (non che esca molto, dato il freddo e la mancanza di forze, ma quando manca il cibo, debbo uscire per forza dalla mia tana per procacciarlo alla famiglia) debbo avvertire il prossimo che tenta di comunicare con me del mio nuovo handicap... Insomma, mi sento decisamente una schifezza...
Ora sono Stordy all'ennesima potenza, anzi, più che Stordy sono proprio... SORDY!!!

Capirai quindi che leggere delle tue avventure con la zietta agée, mi ha sollevato un po', come anche sapere delle tue velleità da vero chef! mi sembra proprio buona la ricettina inglese della crema di porri: la proverò senz'altro.

In questi giorni di malattia-convalescenza (anche adesso ti sto scrivendo da dentro il letto, al calduccio), mi è stata di grande consolazione la TV vista dal computer portatile. Una volta incastrato l'auricolare nell'orecchio semifunzionante (quello destro), mi sentivo, e mi sento tuttora, quasi "normale", nelle condizioni di poter essere in contatto con il mondo. E così, dopo essermi sparata un sacco di film, mi sono dedicata a seguire... il Festival nazionale con la F maiuscola, quello di Sanremo!

Ebbene sì, se non ci fosse stata di mezzo la malattia e soprattutto se non ci fossero stati di mezzo Fazio e Littizzetto non me lo sarei sognato proprio di seguire il gran baraccone della canzone italiana, ma nelle mie condizioni me lo sono concesso come se me lo avesse prescritto il dottore e... mi sono divertita!!! Va bè, si vede che stavo proprio male, ma qualche risata me la sono fatta. E poi, da donna e madre di due figlie femmine, mi è molto piaciuto il monologo semiserio della Lucianina sulla violenza sulle donne: l'ho fatto vedere e ascoltare anche alle Figlie, non si sa mai... Se non ti è capitato di sentirlo, te lo allego qui sotto

Invece non ho visto la finale di Masterchef, un po' perché non ho Sky e un po' perché non capisco cosa ci sia di divertente nel vedere 3 CHEF affermati (ma li conosceva qualcuno prima del programma?) che maltrattano dei poveri diavoli, aspiranti cuochi. Mi è bastato vedere qualche volta la versione USA su Cielo, nonché quella di Crozza: cos'è, il festival del sado-maso in versione censurato-culinaria?

Trovo carina invece la versione australiana, dove gli apprendisti cuochi hanno in media 10 anni di età: lì nessuno terrorizza, urla o castiga, e i toni sono molto gradevoli, per non parlare delle ricette... anche se mi viene un po' da inorridire a pensare al canguro (sì, proprio il canguro!) in agrodolce, con tutto che io sono mooolto carnivora...

E con questo, ti saluto, sperando in un goccio di sole e in un attimo senza tutto questo vento per andare a votare: ci manca solo che per fare il mio dovere di cittadina, mi riammalo di brutto!!!

A presto

Stordy-Sordy                                 

P.S. Esiste un santo protettore dell'udito? Dei denti è santa Apollonia, degli occhi santa Lucia... sapessi almeno a quale santo votarmi!!!.... Che dici? San Remo????????!!!!!!!
Mah, quasi quasi, nell'incertezza, e viste le mie condizioni, meglio che mi metta a pregarli tutti, i santi, hai visto mai...
Giusto de' Menabuoi, Il paradiso, Padova, Battistero (fonte: il web)

venerdì 15 febbraio 2013

Chef anche io

Stordyyyyy!!!
ma da quant'è che non ti scrivo???
Ho superato la diatriba Pandoro vs Panettone, sono passata indenne attraverso la battaglia Bugie Fritte contro Bugie (o Frappe) al forno  - che comunque ingrassano uguale, detto tra noi - e ciò significa quasi due mesi di latitanza.

Però giro con la mia coccarda del Premio gentilmente assegnatoci da Luna e dal suo blog http://pizzafichiezighini.blogspot.it/ e tirandomela un tantino. Un premio da un bel blog e da una simpatica blogger mi inorgoglisce vieppiù. D'altra parte le soddisfazioni son così poche.

Per dire: ho subito un'altra botta alla mia autostima. Dunque: viene in visita ospite una zia agée con parecchi acciacchi ma ancora molta verve (beata lei!) Ho messo delle parole straniere perché vive all'estero.  Resta da me tre-giorni-tre durante i quali ho cercato di mascherare le occhiaie con palettate di copri-imperfezioni e ho finto una perenne letizia. Al momento del commiato mi guarda  e salutandomi con aria triste sussurra: "POVERINA, ma quanto lavori! mi spiace andarmene e lasciarti in QUESTE CONDIZIONI". Ma come? Dopo tutti gli sforzi per far finta di avere un lavoro figo e una retribuzione adeguata, dopo l'investimento in profumeria del copriocchiaie, dopo aver nascosto dentro un armadio il blob di indumenti da stirare, tu così mi dici????

Comunque, passato il momento di sconforto, mi sono dedicata alla cucina alternativa. Siccome a qualsiasi ora io accenda la televisione c'è un cuoco che impiatta, un aspirante chef che con due mosse costruisce una Tour Eiffel di gamberoni e astici e qualche pasticciere che aumenta il mio diabete latente, e siccome non c'ho la verve e l'ironia di Crozza, ho pensato di buttarmi sul do it yourself dei fornelli. Giusto per consentire alla mia famiglia di lamentarsi almeno un po' (se non si lamentano di qualcosa penso che sono  malati e mi preoccupo), ho puntato su cose sane. Quindi dopo il BastardChef di Crozza  (se l'hai già visto passa oltre, altrimenti goditelo)...

... condivido con te questa cremona invernale che a me è assai piaciuta. Credo ce ne siano diverse versioni anche in rete, io l'ho recuperata da un vecchio libro inglese di ricette. Ora, lo so che i puristi della cucina italiana diranno ma che bisogno c'è di andare a prendere un libro inglese? Innanzitutto io l'avevo in casa, e i vecchi libri di ricette mi piacciono. Poi sulle zuppe i nordici, con tutto il freddo che hanno, secondo me sono imbattibili.
Avrei voluto postare una foto, ma contrariamente a quelle che si trovano in giro per siti di cucina e blog, le mie fotografie di cibo sono poco rassicuranti e farle vedere alle amiche potrebbe avere conseguenze nefaste. Meglio far lavorare la fantasia...

Patate, porri e rosmarino
Allora, funziona così: prendi 400 grammi di porri, li pulisci, li lavi e li affetti sottili, poi li fai cuocere con un po' di burro (ma va bene anche l'olio) e li fai cuocere per 5 minuti girandoli. Se vuoi fare una roba raffinata ne tiene un po' da parte per guarnire i piatti. Aggiungi le patate senza buccia e a pezzettini, mezzo litro di latte, un po' meno di 1 litro di brodo vegetale (aprirò sul brodo una parentesi dopo la ricetta) 4-5 rametti di rosmarino e fai cuocere piano piano per una mezz'oretta. Così non devi controllare se sono cotti: dopo mezz'ora lo sono di sicuro e tu nel frattempo puoi fare altro, tipo guardarti uno dei cuochi di cui sopra, tanto non c'è altro in Tv. Poi spegni il fuoco, togli il rosmarino, prendi il tuo Minipimer (se non ce l'hai è giunto il momento di fartene regalare uno dal Trequarti, non costa troppo e serve molto) e frulli il tutto. Se non hai il Minipimer, frulli il tutto con la dovuta cautela nel frullatore, fino a che è diventata una bella cremina. Aggiusti di sale e pepe, se la zuppa è troppo spessa, aggiungi un po' di latte o brodo. Se è troppo liquida te la tieni come è e dici che al desco della Queen si mangia così (che fa sempre fine). Volendo puoi aggiungere un po' di prezzemolo, dividi nei piatti, aggiungi i porri tolti all'inizio e vedrai che successone.

Nota sul brodo vegetale: ora, io non sono una integralista del brodo vegetale fatto con le mie manine sante. Essendo stata madre di due creature da svezzare e malgrado siano passati molti anni, al solo pensiero di patata-zucchino-carota mi viene voglia di scappare in Alaska. Oltretutto non ho tempo, come penso anche tu. Quindi uso senza rimorsi il brodo vegetale acquistato a bidoncini nel negozio di alimenti biologici (una coscienza gastronomica ce l'ho e questa è la prova!).


A pancia piena potrei perfino commentare con te la campagna elettorale, ma sono così imbarazzata per questi signori che preferisco sorvolare. Non credo che se la prendano, sono troppo impegnati a insultarsi impugnando cagnolini innocenti e inventando favolette inascoltabili per chiunque abbia cervello.

Per di più qui a Torino sono tutti tristissimi e vestiti di nero. E secondo me non è perché il nero è elegante e snellisce. E dalle tue parti?

Tua Affrantissima
p.s. Mi sono dimenticata di rispondere a uno dei grandi perché della vita che hai posto: perché una volta riuscivo a fare mille cose e adesso dopo una sono già stanca? Beh: ti ricordo che c'è gente che alla nostra età è in pensione. Cioè SI RIPOSA, gioca alle bocce, va al cinema pomeridiano e non all'ultimo spettacolo, prende  i caffé con le amiche e va dal parrucchiere. Un tempo avrei disdegnato il genere, oggi non più...



venerdì 8 febbraio 2013

Dei ringraziamenti, del Carnevale e del tempo che passa


Carissima Affranta,

ma hai visto che Luna, autrice del piacevolissimo   http://pizzafichiezighini.blogspot.it/  , ci ha girato un premio? Hai visto che abbiamo trovato una seria sostenitrice (almeno una...)?
Luna, grazie, della stima, e scusa il ritardo con cui ti ringraziamo! Noi Spampanate ti siamo grate soprattutto per le tue parole affettuose: a volte lo sguardo ironico su quello che ci circonda fa un po’ cilecca (e noi restiamo ammutolite per qualche tempo), ma ci teniamo molto a tenerlo comunque vivo e pronto. Senza un pizzico di ironia si vive male, quindi coltiviamo l’ironia!


Chiusa la parentesi “ringraziamenti”, apro ufficialmente questo post con una banalità che più banale di così non si può:

MA COME PASSA IL TEMPO!!!

Sembra ieri, quando ho scritto di pandori e panettoni, di Natale e Capodanno, e guarda un po', ora siamo alle frappe e alle castagnole, agli scherzi (pochi: chi ha voglia di scherzare di questi tempi? Giusto i politici con le loro promesse…) e al Carnevale.

Carnevale… nei miei ricordi di bambina ci sono le decorazioni per la classe con catene di anelli ricavati da stelle filanti e soprattutto ci sono i collages di noi alunni sulle “mascherine” disegnate dalla maestra, cioè le Maschere con la “M” maiuscola, quelle della Commedia dell’Arte: Arlecchino, Brighella, Colombina, Pantalone, Balanzone…
fonte: il web

Ma che fine hanno fatto le classiche Maschere italiane? Le mie Figlie non sanno neanche chi è Brighella! Un’idea di Arlecchino se la sono fatta, ma vuoi mettere Pantalone con i vari mostri de Il Signore degli anelli o Colombina con le eroine di Twilight???

Peccato. Pensare alle mascherine per me è pensare a Goldoni, a Venezia e a… Cesco Baseggio! Te le ricordi le serate di prosa in TV (ancora rigorosamente in bianco e nero) con le commedie di Goldoni, e Cesco Baseggio che interpretava sempre Pantalone o il Rustego di turno? Io morivo di sonno, capivo poco o niente di veneziano, ma sentire la musicalità di quel dialetto in bocca a quel tenero anziano dai capelli bianchi che faceva il burbero, ma che finiva sempre per rimanerci scornato, era uno spasso cui non sapevo rinunciare. Nel lettone dei genitori, quando papà era in viaggio di lavoro (e cioè spesso), dormivo con la mamma, e ci portavamo regolarmente la TV in camera: durante le serate di prosa, quando c’erano Baseggio  o Gilberto Govi, sbirciavo e ascoltavo di nascosto, per non farmi scoprire dalla mamma...


Ma sto divagando.

Come ho banalmente iniziato? Ah, sì. Allora ribadisco:

MA COME PASSA IL TEMPO!!!

E il bello è che più tempo si ha a disposizione e meno si riesce a concludere!

Ecco, su questo punto oggi vorrei riflettere con te: ma come facevo prima, quando lavoravo almeno mezza giornata, e riuscivo comunque a fare tutto (casa, spesa, ecc.), anche se le Figlie erano più piccole?

Non so se succede anche a te e non so di preciso da cosa dipenda, ma il più delle volte arranco dietro alle cose in completo affanno. Dovrebbero essere le “cose” ad arrancare dietro di me, cioè a stare “al mio servizio”, e invece ho la piena sensazione di essere IO al LORO servizio… eppure, mi muovo, mi organizzo… ma niente da fare. Alla fine sono sempre io ad avere il fiatone e la lingua penzoloni per la fatica, non le “cose”. Non ti dico poi quando mi programmo tutto per benino: finisce sempre male. Se programmo mille cose da fare al computer, quello appena lo tocco si becca il primo virus circolante per la rete, manco si trattasse dell’ultima ondata di influenza ancora in corso. E’ successo qualche giorno fa, e per sistemare l’attrezzo infernale, ci sono voluti tutta la bravura del Trequarti, tutta la mia calma, e soprattutto un sacco di parolacce in tutte le lingue conosciute da parte di tutt’e due … e quando il danno è stato riparato, ormai era troppo tardi per realizzare tutto quello che mi ero programmata.

Ancora.

Due settimane fa ho deciso di iscrivermi in piscina; ho comprato il costume, l’accappatoio in microfibra, una nuova cuffia; ho deciso di iniziare mercoledì scorso… mi sono beccata subito tosse e raffreddore… chissà quando inizierò… sto ancora tossendo e ogni tanto mi debbo soffiare il naso!

Ti basta?

E dire che l’esperienza mi ha insegnato una regola fondamentale: MAI FARE PROGRAMMI CHE NON POSSANO ESSERE RIMANDATI. Ci casco regolarmente. Mi porto sfiga da me. E ci resto anche male!
fonte: il web

Comunque, come ti dicevo, non funziono più come una volta, non riesco più a correre di qua e di là, a fare questo e quello. Mi pesa fare la spesa, non sopporto più la burocrazia, darei non so che cosa per far fare a qualcun altro la fila alle poste al posto mio, odio sempre di più stirare (ho cumuli giganteschi che mi aspettano e che io ostinatamente fingo di non vedere; ormai non ho più posto in casa dove nasconderli… o li affronto o mi sa che dovrò scappare di casa…), mi affatico solo al pensiero che domani dovrò portare alla ASL la Madre ultraottantenne (diciamo pure quasi novantenne) e che poi le dovrò fissare l’appuntamento dal dentista… e che poi ce la dovrò accompagnare… e che poi dovrò ANCH’IO andare dal dentista… Che fatica!!!

Dimmi un po’… ma che l’origine di tutta questa “fatica di vivere” sia, banalmente, il passare degli anni, insomma,  la vecchiaia che incalza per me over 50???

AIUTO!

Missing pimpantezza, freschezza e agilità.

Le RIVOGLIO!!!

Ma vedrai che appena riuscirò ad andare in piscina, ritornerò scattante di fisico e di mente!... almeno lo spero… sempre che io guarisca presto da tosse e raffreddore…


Ma tu che fine hai fatto? Mi stai preoccupando… non ti starai mica esaurendo, correndo di qua e di là come al tuo solito? Almeno tu sembri riuscirci senza grossi problemi... qual è il tuo segreto, mia pimpantissima coetanea?

In attesa di tue notizie fresche, ti saluto, e tossendo e starnutendo… vado ad organizzare la spesa per la Madre e per noi... che fatica!!!

Tua Stordita