Affry carissima,
cosa mi è successo di bello in
questi giorni di caldo tropical-equatorial-umiderrimo???
Niente di che.
Ho solo aggiunto una pallina
in più al pallottoliere della mia età… insomma, bando agli eufemismi, all'inizo del mese ho
compiuto gli anni e… wow!!!, anche se
mi sto pericolosamente avvicinando al cambio di decina, ho deciso di fregarmene
e di festeggiare. Quello che conta è lo spirito, e il mio spirito è ancora un
vero ragazzino che qualche volta scivola e si fa del male, ma che il più delle
volte ama sognare, divertirsi, curiosare e cercare la metà sempre piena del
bicchiere.
E allora sono una vera
ragazzina anch’io, no? Dimmi di sì, ti
preeegooooo…
Poi, che altro è successo… ah
sì, sono terminate le Olimpiadi, purtroppo… con una domenica sportiva (il 12
agosto) che tra pallavolo (lo sport più amato e praticato dagli altri 3
componenti della mia famiglia, specie dal Trequarti), pallanuoto, pugilato,
ginnastica e cerimonia conclusiva ci ha tenuti incollati al televisore per
quasi tutta la giornata. Belle. Peccato siano finite. Ma ritorneranno tra 4 anni e allora
ricomincerà il mio trip di sublimazione giornalistico-sportiva, non vedo
l’ora!!!
Ma passiamo ad altro.
Ieri era Ferragosto. E sai
che cosa ho combinato? Ho deciso di fare la turista a Roma, la mia città! E allora io, le mie
due ragazze (le mie figlie adolescenti, ovvio! Il Trequarti era occupato sul
terrazzo con l’impianto di annaffiamento in vista della nostra prossima
partenza per le vacanze) e due amici abbiamo prima fatto un giro nel centro
pacificamente occupato dai turisti (secondo me sono pazzi a visitare Roma con
‘sto caldo, lo confermo), pranzato in un fast food (ogni tanto mi piace
“avvelenarmi” consapevolmente per poi apprezzare di più la sana cucina
quotidiana), riposato sotto gli alberi di Villa Borghese (bello, riposante, un
venticello persino quasi fresco, ma perché io càpito sempre al SOLE??? C’era un
buco tra i rami e una volta spaparanzata, mi sono accorta di essere in parte al
sole , accidenti!!!) e poi abbiamo visitato la Galleria Borghese ,
vero momento clou della giornata. Era da qualche anno che non ci tornavo e la
visita rimane per me un’esperienza bellissima, ogni volta diversa. Adoro
rimanere ogni volta a bocca aperta davanti a quell’alta concentrazione di
meraviglie dall’antichità all’Ottocento. Mi piace godermi Tiziano e Caravaggio,
Raffaello e Canova, soffermarmi davanti ai combattimenti tra i gladiatori in
mosaico, osservare Domenichino (con un particolare che trovo modernissimo),
fonte: il web
Cranach, Antonello da Messina e la Peplofora ,
ma quello che ogni volta mi stupisce di più è Bernini. Poter girare attorno ai suoi
capolavori di marmo, scoprire ad ogni passo, ad ogni occhiata un’espressione
diversa dei personaggi, apprezzare il loro movimento bloccato in un attimo,
ammirare la resa della muscolatura, della mano forte di Plutone affondata nella coscia di Proserpina,
o al contrario della pelle flaccida del
vecchio Anchise…
G.L. Bernini, Enea e Anchise
fonte: il web
Ma l’opera che mi fa quasi cadere in preda della sindrome di Stendhal è l’Apollo e Dafne:
fonte: il web
non mi stancherei mai di guardarla, di osservarla
da ogni parte, di gustare pian piano la gioia-sorpresa di Apollo e il doppio terrore
di Dafne, di perdermi nella magia della resa tecnica delle dita di lei che si
trasformano in alto in fronde e in basso in radici,
G.L. Bernini, Apollo e Dafne (part.)
fonte: il web
per non parlare dei capelli
sparsi e immobilizzati al vento di lei e del manto avvolto su se stesso come in
un turbine di lui.
Meraviglia, sogno, estasi.
Questi i miei sentimenti. Ogni volta. Mi sono sentita di nuovo appagata, in
pace con il mondo e con me stessa. L’arte mi fa sempre questo effetto, da
quando la studiavo all’università, sempre, ma soprattutto alla Borghese,
davanti ai capolavori di Bernini. Consiglio un “viaggio” del genere a chiunque.
Fa bene agli occhi, fa meglio allo spirito. Lo consiglio spassionatamente poi a
chi la pensa come il nostro ex ministro Tremonti a proposito dell’affermazione
che “La cuvtuva non si mangia”, da te citata nell’ultimo post: evidentemente
esperienze del genere non ne hanno mai fatte, poverini loro!!!
Le mie ragazze hanno
apprezzato e capito. Alla fine erano stanche, ma contente. Potere dell’arte con
la “A” maiuscola!!! Unico neo, almeno per me: avere solo due ore a disposizione per visitare tutta la galleria, perché
dato l’alto afflusso, il pubblico è diviso in turni con orari prestabiliti
dalla prenotazione e non si può sgarrare: gentilmente i custodi ti invitano a
uscire dalle sale, mentre il turno successivo preme per entrare. Unica soluzione per me: selezionare le opere, far finta che le altre non esistano, per potermi godere di più quelle che amo.
Poi il rientro nel nostro
quartiere deserto e dai negozi tutti chiusi (l’unica gelateria aperta è stata
presa d’assalto dai pochi sopravvissuti, noi tre comprese). Quindi ho deciso di
celebrare il mio rinnovato “patto” con l’arte e con la Borghese appagando anche
lo stomaco con un sano cous cous di pollo di cui ho appena scoperto la ricetta:
facile e gustoso (adoro le spezie!!!).
Conclusione: un’ottima
giornata cittadina, nonostante il caldo. Ah, debbo confessarti una cosa, il mio
trucco di quest'anno per sopportare il solleone lungo le strade romane. Da qualche giorno, infatti, sto
girando con l’ombrello nella borsa, non per timore della pioggia (figurati!),
ma per evitare il sole. Appena c’è da attraversare un tratto allo “scoperto”,
cioè senz’ombra, apro il mio ombrello e
vado. Faccio un po’ vecchia-signora-matta, ma chissenefrega. Dovrei comprarmi
uno di quegli ombrellini cinesi coloratissimi, decisamente più carini e alla moda del mio blu da
pioggia, ma non mi risulta che ne esistano dei modelli da borsetta. Studierò la questione.
E tu come hai celebrato il
Ferragosto, creando pasticcini-tazzine o gufetti di lana? Non credo proprio,
non ti ci vedo… ancora.
Ah, ma mi stavo dimenticando:
questa volta mi piace il nuovo abito delle Spampanate!!!
Mi piacciono le righe inglesi o british che siano, mi piace il contrasto
tra il rosa-fragola dello sfondo e il crema dei post: due gusti di gelato che mi
piacciono molto insieme e fanno molto estate. Complimenti, stavolta niente da
obiettare, nemmeno diplomaticamente. E poi, il rosa richiama il
rosso-menopausa, quindi ci siamo, no???
Come ti accennavo tra le
righe, prossimamente partirò per le vacanze all’estero e sarò rigorosamente
senza computer, quindi non potrò aggiornare il blog. Ma non ti preoccupare, tra
20 giorni sarò di nuovo qui, nell’Ex caput mundi, di nuovo a imperversare
pestando sui tasti di quest’amabile tastiera!
A presto
Tua Stordy