domenica 17 marzo 2013

Tra Roma e Lapponia

Carissima Affry,

questa volta ho deciso di non tediarti con i miei problemi di salute pur ancora presenti. Ti basti sapere che un gentilissimo amico medico mi ha semplicemente detto che mi è andata bene: a volte si deve intervenire chirurgicamente nella zona dell'occhio-zigomo per sbloccare un'infezione come quella che ho avuto grazie all'influenza... quindi mi ha prescritto antibiotici e antiinfiammatori a gogò che ho preso diligentemente, anche se nel frattemppo mi sono ribeccata una nuova passata di raffreddore-tosse dei miei soliti... a questo punto sto pensando seriamente di organizzarmi un viaggetto a Lourdes o a Fatima, passando per Loreto, non so ancora bene se per grazia ricevuta o se per chiedere la grazia...

Ma sono talmente tanti gli eventi interessanti che si sono affollati in questi giorni che non so veramente da che parte cominciare.

Intanto, da povera Spampanata che vive a Roma, non posso che gioire del fatto che nella scorsa settimana almeno tre problemi che riguardano da vicino noi romani abbiano trovato una soluzione: l'elezione del nuovo papa (Francesco: riuscirà a essere un papa veramente diverso?), quella del presidente della Camera (una donna, evviva!, e che donna!!!) e quella del presidente del Senato (mi è piaciuto molto il suo discorso, serio, diverso e sicuro). Io in questi giorni non me ne sono andata in giro, come puoi ben immaginare, ma le cronache riferivano di traffico apocalittico, di zona Borgo-Vaticano-Prati in stato di assedio, dei turisti sconcertati e dei romani mooolto nervosi. Tutto finito e superato, per fortuna, ma ti assicuro che vivere a Roma non è un'impresa facile. Prima di muoverti per andare da qualche parte, devi informarti su almeno 3 quotidiani locali per vedere se lungo il tuo percorso (rigorosamente su mezzi pubblici) potrai correre il rischio di imbatterti in processioni, manifestazioni di varia natura e specie, cortei, lavori per la metropolitana e quindi deviazioni inaspettate, maratone e maratonine varie, concerti, per non parlare degli spostamenti con dispiego smodato di forze di protezione per il politico "importante" di passaggio (ricordo ancora quello di G.W. Bush. Pazzzesco, sirene spiegate, tutti bloccati - anche i pedoni - autoblindo con mitra spianati... sembrava il set di un  film con Bruce Willis, giuro!).

Insomma, uno strazio. Per carità, adoro la mia città, mi piace da morire storicamente, artisticamente, culturalmente. Mi piace passeggiare per il Centro e dintorni, lasciando i piedi liberi di andare dove vogliono, seguendo l'ispirazione o il profumo, il suono, o il colore del momento, come fa anche la nostra cara amica Luna qui  http://pizzafichiezighini.blogspot.it/  ("Vedo la maestà del Colosseo").
Mi piace la romanità, l'ironia sempre pronta, spiazzante, e il gusto per la battuta caustica, lo spirito indelebile di chi ne ha viste di tutti i colori con il passare degli anni e dei secoli, dei papi, dei re e degli invasori.

Ma in generale, sopratttutto riguardo al traffico, ai mezzi pubblici e alle condizioni delle strade, la situazione è spesso insopportabile. Dovrebbero darci un premio alla pazienza, altroché!, perché ce ne vuole tantissima a vivere nell'ex caput mundi, te lo assicuro.

Il Trequarti, che è mitteleuropeo, non si spiega perché a Praga i tram arrivino in perfetto orario e qui gli autobus no. Io ho il mio bel da fare a spiegargli che Roma non è Praga, ma debbo confessare che chiudermi dietro la nota giustificazione del peso della storia, mi urta alquanto... d'altronde è l'alibi preferito di ogni sindaco. Il traffico? Colpa della storia di Roma. I mezzi pubblici carenti? Colpa del passato di Roma. Le strade piene di buche, con l'asfalto d'infima qualità? Colpa della storia. Le strisce pedonali che finalmente appaiono, ma poi scompaiono in pochi giorni? Colpa della storia.
Questa purtroppo non diventerà mai una città veramente moderna. Tanto vale che diventi una volta per tutte quell'enorme monumento-museo a cielo aperto che tanti storici dell'arte, urbanisti e architetti hanno vagheggiato e temuto, non ti pare?
E sto parlando solo del traffico. Non ti dico poi riguardo agli uffici pubblici. Ricordi la mia giornata all'ufficio di collocamento? Ecco, quando si tratta di dover andare in municipio o in qualche altro ameno ufficio pubblico, il bravo e caustico romano non può che armarsi di santa pazienza e affidarsi al destino, previa seduta di almeno 4 ore di training autogeno rassicurante: ce la puoi fare, puoi resistere anche stavolta al numeratore rotto, all'impiegata isterica e maleducata, alle file interminabili, alle indicazioni carenti, al senso di spaesamento e inutilità...

Pensare di invecchiare in questa città e in queste condizioni, non è una gran bella prospettiva...
ma qual è la parola d'ordine di questi ultimi giorni?
SPERANZA?
Be', allora adotto anch'io questa parola, e che ti debbo dire,  speriamo bene davvero per i romani e per tutti, anziani, giovani e over 50 come noi Spampanate!

E da voi in quel di Torino, come va in quanto a traffico e pubblici uffici? Immagino sia tutto più facile ed efficiente... e come ti immagini di invecchiare nella tua nordica città?

Un saluto speranzoso (ma tanto tanto tanto speranzoso)

Tua Stordy-Sordy

P.S. Dimenticavo che martedì qui a Roma sarà una di quelle giornate da bollino nero a causa dell'insediamento del papa: già sappiamo di strade chiuse da domattina! la vita dura di noi romani continua... quasi quasi scappo in Lapponia!!!

 
 



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