lunedì 4 marzo 2013

Aggiornamenti dal lazzaretto

Ciao, Affry!

Giovedì mattina scorso, verso le 10, mi sono dovuta trascinare fino alla scuola della Figlia Piccola, perché la suddetta aveva mal di pancia e voleva tornare a casa. Quindi, mentre nella mente mi frullava l'interrogativo: "Ma di quale tipo di mal di pancia si tratterà?", mi sono preparata (fortuna che non pioveva), imbacuccata a dovere con palandrana-sciarpa-cappello, e ho inforcato la macchina con il finestrino quasi del tutto aperto per sentire meglio i rumori della strada.... sì, perché il mio udito nel frattempo è rimasto tale e quale, cioè ancora deficitario... fortuna che il tratto di srada è breve!

Insomma, faticosamente arrivo a scuola, mi rivolgo alla bidella-portinaia ed espongo il caso, e lei: "Ma chi l'ha chiamata, sua figlia?". E io: "No! Mi avete chiamato voi!", mentre la mia faccia diventa un grosso punto esclamativo, pronto a inca... rsi ("Me ne stavo tanto bene a tossire e starnutire a casa mia, sai che voglia avevo di trascinarmi fin qui! E poi mia figlia lo sa che c'è il divieto assoluto per gli alunni di usare il cellulare a scuola!"). E allora inizia l'indagine: la bidella-portiera si rivolge alla bidella-del-corridoio al pianterreno, relativo alla classe della Figlia Piccola, la quale della questione non sa niente... e in un inspiegabile delirio da  inchiesta, entrambe mi chiedono: "Ma lei è sicura?". A quel punto sto per scattare con una serie di moccoli e contro-moccoli, ma da personcina educata (forse troppo) quale sono, mi limito a dire: "Sono convalescente, ma non rrincretinita! Mi avete chiamato voi!!!".  E, incredibile, alla bidella-portinaia si accende la lampadina: "Ahhh!!! L'avrà chiamata l'altra bbidella che io ho sostituito un quarto d'ora fa... adesso chiamiamo sua figlia!".

Menomale. Mistero risolto. Sono salva. Ma intanto, come starà la Figlia Piccola?

Finalmente me la vedo arrivare dal fondo del corridoio, quasi piegata in due dai dolori di pancia: si tratta della forma influenzale, che bello!!! "Sono già andata in bagno qui a scuola, ma mi fa tanto male la pancia, ho i crampi e... presto, sbrighiamoci! debbo andare di nuovo in bagno, ma A CASA!!!". E a casa riusciamo ad arrivare in breve, sempre con il finestrino abbassato e il cappello calato sulle orecchie. La Figlia Piccola se ne sta tre quarti d'ora in bagno ("Ehi, ma sei viva?"), ma poi ne esce sollevata anche se dolorante.

Conclusione: lazzaretto a quota due persone, c he gaudio!!!!

Ma oggi la Figlia Piccola è tornata a scuola, quindi resto solo io nel lazzaretto: guai a chi mi vuole togliere il primato di resistenza!!!

Sai Affry, che sto cominciando ad applicare il tuo consiglio? Qualche volta approfitto della mia sordità per isolarmi, per non dare delle risposte immediate, per non alzarmi quando la lavapiatti annuncia con 5 sibili di aver finito il programma e bisogna spegnerla e aprirla... sì, a volte conviene non sentirci bene! Soprattutto in questo clima di acuta incertezza economica, POLITICA (ma lasciamo perdere, non mi voglio deprimere di più) e sociale: avrei voglia di andarmene lontano (ma proprio lontano, lontano), ma non posso, così almeno mi isolo un poco da questo mondo incomprensibile, disorientato e caotico.

Riguardo poi all'essere o non essere una good mom, debbo arguire che le mie Figlie sono FELICISSIME, soprattutto in questo periodo in cui le mie forze sono quelle di una formica ubriaca.
Ma l'altro giorno, incontrando in giro per casa non i soliti batuffoli lanuginosi di polvere (che teneramente chiamo "gatti"), bensì degli alieni tipo questo


fonte : vedi sotto

mi sono spaventata, e mi sono detta che dovevo far qualcosa per eliminarli, tipo... pulire,  anche a costo di giocarmi un po' della felicità della mia prole. (Apro una parentesi. L'immagine qui sopra l'ho presa da  http://www.collater.al/arts/klaus-pichler-dust/http://www.collater.al/arts/klaus-pichler-dust/  . Non sapevo di vivere in una galleria d'arte e non in un appartamento un filino impolverato!...)

Ritornando alla prole, tanto poi, già me li immagino i commenti delle Figlie tra qualche anno: "Eh sì, nostra madre non ci ha mai rotto le scatole più di tanto per l'ordine e le pulizie in casa, ha dato sempre più impportanza al colloqio con noi, a farci fare sport, ecc., ma certo che la nostra casa era così sporca! Quasi me ne vergognavo!!!".

I figli non li acccontenti mai, si sbaglia sempre e comunque, no???, quindi mi preparo spiritualmente.

Però sono felice di aver scoperto di essere una GOOD MOM: sapevo già di non essere una PERFECT MOM, almeno good!!

A proposito di forze, casa, pulizie, tempo che non basta mai, ecc., ho scoperto solo stamattina che Luna di http://pizzafichiezighini.blogspot.it/  il 9 febbraio aveva scritto un commento al mio post Dei ringraziamenti, del Carnevale e del tempo che passa. Anch'io cerco di limitare il più possibile l'uso del ferro da stiro; ho collaudato con successo il sistema dello stiraggio delle magliette-asciugamani-e tuttto-quello-che-si-può GIA' PPREVENTIVAMENTE PIEGATO.  Purtroppo avanza sempre qualcosa da stirare sull'intera superficie, ma almeno cerco di limitare i danni. Le camicie, poi, se le stira il Trequarti, per fortuna. A me toccano però le camicie scout delle Figlie... quelle non si possono evitare: fanno parte della tacita gara tra mamme, non puoi mandare in giro tua/tuo figlio come una/o sciamannata/o...

E con ciò, visto che si è fatta una certa ora, vado a concentrarmi sul pranzo. Che accidente preparerò? La fantasia scarseggia... il livello di scontentezza gastronomica aumenta... che strazio!!! Vado a perlustrare il frigo in cerca di un'idea rapida, salutare, gustosa, sfiziosa... che ne dici di un panino al prosciutto? Dici che me lo sbattono sulle gengive? Hai ragione. Mi esibirò in una pasta... fantasiosa.

Ti farò sapere presto.

Tua Sordy-Stordy







  

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