venerdì 15 febbraio 2013

Chef anche io

Stordyyyyy!!!
ma da quant'è che non ti scrivo???
Ho superato la diatriba Pandoro vs Panettone, sono passata indenne attraverso la battaglia Bugie Fritte contro Bugie (o Frappe) al forno  - che comunque ingrassano uguale, detto tra noi - e ciò significa quasi due mesi di latitanza.

Però giro con la mia coccarda del Premio gentilmente assegnatoci da Luna e dal suo blog http://pizzafichiezighini.blogspot.it/ e tirandomela un tantino. Un premio da un bel blog e da una simpatica blogger mi inorgoglisce vieppiù. D'altra parte le soddisfazioni son così poche.

Per dire: ho subito un'altra botta alla mia autostima. Dunque: viene in visita ospite una zia agée con parecchi acciacchi ma ancora molta verve (beata lei!) Ho messo delle parole straniere perché vive all'estero.  Resta da me tre-giorni-tre durante i quali ho cercato di mascherare le occhiaie con palettate di copri-imperfezioni e ho finto una perenne letizia. Al momento del commiato mi guarda  e salutandomi con aria triste sussurra: "POVERINA, ma quanto lavori! mi spiace andarmene e lasciarti in QUESTE CONDIZIONI". Ma come? Dopo tutti gli sforzi per far finta di avere un lavoro figo e una retribuzione adeguata, dopo l'investimento in profumeria del copriocchiaie, dopo aver nascosto dentro un armadio il blob di indumenti da stirare, tu così mi dici????

Comunque, passato il momento di sconforto, mi sono dedicata alla cucina alternativa. Siccome a qualsiasi ora io accenda la televisione c'è un cuoco che impiatta, un aspirante chef che con due mosse costruisce una Tour Eiffel di gamberoni e astici e qualche pasticciere che aumenta il mio diabete latente, e siccome non c'ho la verve e l'ironia di Crozza, ho pensato di buttarmi sul do it yourself dei fornelli. Giusto per consentire alla mia famiglia di lamentarsi almeno un po' (se non si lamentano di qualcosa penso che sono  malati e mi preoccupo), ho puntato su cose sane. Quindi dopo il BastardChef di Crozza  (se l'hai già visto passa oltre, altrimenti goditelo)...

... condivido con te questa cremona invernale che a me è assai piaciuta. Credo ce ne siano diverse versioni anche in rete, io l'ho recuperata da un vecchio libro inglese di ricette. Ora, lo so che i puristi della cucina italiana diranno ma che bisogno c'è di andare a prendere un libro inglese? Innanzitutto io l'avevo in casa, e i vecchi libri di ricette mi piacciono. Poi sulle zuppe i nordici, con tutto il freddo che hanno, secondo me sono imbattibili.
Avrei voluto postare una foto, ma contrariamente a quelle che si trovano in giro per siti di cucina e blog, le mie fotografie di cibo sono poco rassicuranti e farle vedere alle amiche potrebbe avere conseguenze nefaste. Meglio far lavorare la fantasia...

Patate, porri e rosmarino
Allora, funziona così: prendi 400 grammi di porri, li pulisci, li lavi e li affetti sottili, poi li fai cuocere con un po' di burro (ma va bene anche l'olio) e li fai cuocere per 5 minuti girandoli. Se vuoi fare una roba raffinata ne tiene un po' da parte per guarnire i piatti. Aggiungi le patate senza buccia e a pezzettini, mezzo litro di latte, un po' meno di 1 litro di brodo vegetale (aprirò sul brodo una parentesi dopo la ricetta) 4-5 rametti di rosmarino e fai cuocere piano piano per una mezz'oretta. Così non devi controllare se sono cotti: dopo mezz'ora lo sono di sicuro e tu nel frattempo puoi fare altro, tipo guardarti uno dei cuochi di cui sopra, tanto non c'è altro in Tv. Poi spegni il fuoco, togli il rosmarino, prendi il tuo Minipimer (se non ce l'hai è giunto il momento di fartene regalare uno dal Trequarti, non costa troppo e serve molto) e frulli il tutto. Se non hai il Minipimer, frulli il tutto con la dovuta cautela nel frullatore, fino a che è diventata una bella cremina. Aggiusti di sale e pepe, se la zuppa è troppo spessa, aggiungi un po' di latte o brodo. Se è troppo liquida te la tieni come è e dici che al desco della Queen si mangia così (che fa sempre fine). Volendo puoi aggiungere un po' di prezzemolo, dividi nei piatti, aggiungi i porri tolti all'inizio e vedrai che successone.

Nota sul brodo vegetale: ora, io non sono una integralista del brodo vegetale fatto con le mie manine sante. Essendo stata madre di due creature da svezzare e malgrado siano passati molti anni, al solo pensiero di patata-zucchino-carota mi viene voglia di scappare in Alaska. Oltretutto non ho tempo, come penso anche tu. Quindi uso senza rimorsi il brodo vegetale acquistato a bidoncini nel negozio di alimenti biologici (una coscienza gastronomica ce l'ho e questa è la prova!).


A pancia piena potrei perfino commentare con te la campagna elettorale, ma sono così imbarazzata per questi signori che preferisco sorvolare. Non credo che se la prendano, sono troppo impegnati a insultarsi impugnando cagnolini innocenti e inventando favolette inascoltabili per chiunque abbia cervello.

Per di più qui a Torino sono tutti tristissimi e vestiti di nero. E secondo me non è perché il nero è elegante e snellisce. E dalle tue parti?

Tua Affrantissima
p.s. Mi sono dimenticata di rispondere a uno dei grandi perché della vita che hai posto: perché una volta riuscivo a fare mille cose e adesso dopo una sono già stanca? Beh: ti ricordo che c'è gente che alla nostra età è in pensione. Cioè SI RIPOSA, gioca alle bocce, va al cinema pomeridiano e non all'ultimo spettacolo, prende  i caffé con le amiche e va dal parrucchiere. Un tempo avrei disdegnato il genere, oggi non più...



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